Nel dubbio, Japandi!

Inizio subito col dirvi che non vi parlerò di un nuovo e fresco sushi roll pensato per l’estate, tantomeno della nuova hit da ascoltare sotto l’ombrellone, visto che ancora non abbiamo smaltito Despacito.
Il tema ha comunque a che fare con l’esotico e sono certa interesserà molti di voi.
Mai sentito parlare di Japandi? Si tratta di un nuovo stile che ha trovato terreno fertile negli ultimi tempi, un’espressione estetica che abbraccia due culture fra loro apparentemente agli antipodi: quella giapponese e quella scandinava. Il germoglio di questa nuova tendenza risiede nel wabi-sabi: un principio intrinseco nella cultura orientale che mira alla ricerca della bellezza attraverso l’imperfezione.
Badate bene, qui non si parla di caos o casualità, tutt’altro! Imperfetto è tutto ciò che è impermanente, proprio come la bellezza, e che quindi segue il ciclo naturale della vita secondo cui “nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto”.
L’approccio può sembrare a tratti malinconico, e forse un po’ lo è, dopotutto riuscireste ad immaginare una geisha ridere a crepapelle? Neanche lavorando di fantasia potremmo allontanarci dall’immaginario collettivo di compostezza e rigore nipponico.
Vernacolarità, silenzio, semplicità, naturalezza sono gli inneschi di una bomba che deflagra sul regno artificioso d’Occidente e non porta con sé distruzione, ma nuova vita.
Prendiamo tutti questi ingredienti ed aggiungiamoci dei colori pastello, texture materiche ed abbassiamo la temperatura di qualche grado sotto lo zero…siete arrivati anche voi nella Penisola Scandinava?
Signore e signori, benvenuti nel Japandi!